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Retribuzione e trasparenza: discuterne con i dipendenti

Equità e correttezza sono caratteristiche imprescindibili

di Alessia Casonato

Quando si tratta di retribuzione, e in particolare quando si parla di equità e trasparenza retributiva, è importante capire quanto sia alta la posta in gioco per le aziende e i dipendenti.

Entrambi devono valutare con attenzione le entrate e le spese da sostenere, cercare di rispettare i propri budget e pianificare finanziariamente il presente e il futuro. In questo processo i dipendenti solitamente ricevono un’offerta retributiva priva di molte informazioni, al contrario dei dirigenti che, invece, possono accedere a più informazioni utili per capire la policy aziendale rispetto alle retribuzioni.

“Il mio lavoro è pagato in modo equo?” è una domanda importante, che diventa anche più urgente durante tempi economicamente difficili e le Risorse Umane hanno il compito di rispondere in maniera corretta e trasparente. Idealmente, bisognerebbe informare la leadership sulle politiche retributive aziendali, in modo che formando i manager si possa trasmettere le informazioni alla forza lavoro nella maniera più naturale possibile.

Alle Risorse Umane rimarrebbe solo il compito di colmare alcuni vuoti comunicativi tramite discussioni informali, allineando i dipendenti ad un tema che già viene trattato in azienda in momenti precisi della carriera di ognuno o durante l’anno.

Ci sono tre passaggi che possono aiutare l’azienda a mettere a proprio agio i dipendenti e a farli sentire sicuri relativamente alla propria retribuzione:

1) Informare i dipendenti
2) Stabilire un piano retributivo cui attenersi
3) Far parlare gli esperti: riunioni con l’ufficio payroll

  1. Informare i dipendenti

I dipendenti vogliono sapere se sono pagati in modo equo e quali azioni possono intraprendere per ottenere un aumento, e la mancanza di tali informazioni può portare a insoddisfazione e problemi di retention. In effetti, gran parte del disagio che i dipendenti provano riguardo al proprio compenso deriva probabilmente da una semplice mancanza di comunicazione: in generale, i dipendenti che vengono già pagati al di sopra o in linea col mercato credono di essere effettivamente pagati meno rispetto alla media.

L’equità e la trasparenza retributiva sono importanti per i dipendenti, e in questo campo il ruolo della comunicazione è cruciale. Ecco perché coinvolgere i dipendenti in alcune decisioni aziendali e tenerli informati può avere un impatto enormemente migliorativo sulla loro percezione dell’azienda, che include anche l’opinione che possono avere sui leader aziendali e sulla stabilità finanziaria dell’azienda stessa.

2. Stabilire un piano retributivo cui attenersi

È ormai chiaro che i dipendenti non amano le aziende che mancano di trasparenza quando si parla di retribuzione. Avere un piano retributivo da poter spiegare ai dipendenti è una strategia che può far parte sia dei valori aziendali, sia del piano di retention del datore di lavoro. È essenziale anche creare una connessione diretta fra la cultura aziendale e la retribuzione, in modo che la gratificazione monetaria sia sempre uno stimolo a reiterare i comportamenti aziendali che riflettano i valori della compagnia. Ma un piano retributivo ad oggi non è solo un nice to have: la certificazione di parità salariale è uno strumento concreto per favorire non solo dei salari equi, ma per promuovere l’occupazione femminile.

3. Far parlare gli esperti: riunioni con l’ufficio payroll

Nessuno conosce meglio i risvolti di un aumento o di un benefit assegnato ai dipendenti di chi si occupa giornalmente delle paghe dei lavoratori. L’ufficio payroll, che di solito è interpellato quando ci sono problemi legati al cedolino paga, può fornire assistenza qualificata ai dipendenti e renderli consapevoli di come è composta la loro retribuzione e delle scelte più convenienti per ottenere il meglio dai propri salari. Fondi pensione, detassazione dei premi, welfare aziendale, fondi sanitari, assistenza per la dichiarazione 730, sono tutti argomenti che possono essere discussi con i dipendenti in modo che siano informati correttamente e possano fare le scelte giuste per il proprio portafoglio. In fondo i colleghi del payroll sono gli esperti in materia di tasse e contributi, e dovrebbero sempre essere interpellati nel momento in cui vengono proposti aumenti dai line manager, in modo che possano quantificare se l’aumento possa avere un effetto apprezzabile per il dipendente.