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Organizzazioni orizzontali e verticali

Il business “verticale” batte quello orizzontale 7 a 4

di Alessia Casonato

Spesso, quando si descrive un business, i termini “verticale” ed “orizzontale” si riferiscono ad una gerarchia piramidale (con ruoli e responsabilità definiti) nel primo caso e piatta (in cui c’è più autonomia e manca il middle management) nel secondo caso. In questo articolo definiremo, secondo le più recenti teorie gestionali, “verticale” o “orizzontale” una azienda in base a quanto possa essere innovativa, creativa, allineata ai propri valori ed orientata al cliente.

La scelta di questa terminologia non è comunque casuale: il fallimento dell’olocrazia (organizzazione piatta e circolare) applicata alle organizzazioni economiche ha visto il ritorno preponderante della gerarchia (organizzazione piramidale e verticale).

Le aziende che applicano un tipo di modello verticale sono organizzazioni che presentano uno scopo chiaro e al quale sono devote: la vision, la mission. I valori e le strategie del business sono una roadmap per il raggiungimento dell’eccellenza.

Sette sono le caratteristiche di una organizzazione verticale:

  1. Sono focalizzate sul loro scopo
    I lavoratori dell’organizzazione percepiscono che il loro lavoro ha un perché, un significato e perseguono tutti lo stesso scopo. Questo scopo li ispira e li sprona a lavorare tutti nella stessa direzione in modo che l’obiettivo venga raggiunto.
  2. L’eccellenza è un valore
    Le performance ed i risultati mediocri non sono tollerati. Il leadership team ispira i collaboratori a creare valore e a perseguire l’eccellenza in ogni campo. L’eccellenza diventa allo stesso tempo lo standard e la disciplina di ogni aspetto del business, dalla creazione dei prodotti alla customer experience, fino alla gestione delle risorse aziendali.
  3. Innovazione ed apprendimento continuo
    Creare qualcosa (un prodotto, un servizio, una procedura) che non è mai stata creata in precedenza e che dia risultati mai visti prima è una priorità. Questo implica un apprendimento continuo di nuovi strumenti di business e un riassestamento continuo dell’organizzazione, che col metodo dello “sbaglia ed impara” aggiusta il tiro per centrare il proprio obiettivo.
  4. Si è responsabili dei propri risultati
    Tutti i collaboratori sono supportati ed incoraggiati a diventare esperti nel proprio ruolo e ad essere personalmente responsabili dei risultati ottenuti. Gli high performers sono promossi, apprezzati, premiati, mentre i dipendenti con una performance nella media sono assistiti, allenati e spronati a raggiungere una performance migliore. Non c’è spazio per la mediocrità e i dipendenti che non si allineano ai valori aziendali o dimostrano un miglioramento o sono allontanati dall’azienda, perché non contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi.
  5. I valori sono la guida
    Sappiamo bene che tantissime aziende mettono nero su bianco i valori aziendali, ma nelle aziende verticali questi valori non esistono solo su carta, sono vissuti nella realtà quotidiana e sono trasmessi dalla leadership ad ogni dipendente. I valori guidano i comportamenti, i processi e le decisioni aziendali, dal recruiting, alla gestione della performance, agli schemi retributivi. I valori sono la base della cultura aziendale e spingono i dipendenti a dare il meglio in un ambiente sicuro.
  6. Collaborazione
    L’esperienza di lavorare in aziende in cui si lavora in silos, nel quale i colleghi non condividono la loro expertise, conoscenza o perfino i progetti sui quali lavorano e la collaborazione fra team è inesistente a meno che non sia creata forzatamente è una situazione che è capitata a molti. Nelle aziende verticali invece c’è la credenza che un team possieda caratteristiche che una persona da sola non ha, e solo la collaborazione possa far raggiungere il successo. Quando tutti i dipendenti sentono di essere “dalla stessa parte”, in quel momento si crea la forza necessaria per gestire la situazione e risolvere i problemi. E siccome questa collaborazione è incoraggiata dai livelli più alti, non c’è ragione di essere gelosi del proprio ruolo, del proprio progetto o della propria expertise.
  7. Una leadership forte è una leadership che ispira gli altri
    In una organizzazione verticale, il leadership team insegue uno scopo comune e condivide la vision e la mission. Ogni leader è allineato con gli altri ed è impegnato in un percorso di apprendimento continuo. Allo stesso tempo sono completamente responsabili dei risultati di business del proprio team e non praticano lo scaricabarile per il mancato raggiungimento dei propri obiettivi. Ma cosa ancor più importante, sono in grado di comunicare ai dipendenti la vision aziendale, in modo che tutti i dipendenti non sono capiscano quali siano gli obiettivi aziendali, ma comprendano anche il proprio ruolo, i ruoli degli altri, le responsabilità di tutti e le azioni specifiche che devono intraprendere per aiutare alla realizzazione della vision.

Le organizzazioni orizzontali invece sono costituite da dipendenti che non sono spinti dalla motivazione e non perseguono né l’eccellenza né il miglioramento, ma sono guidati prevalentemente dalla paura. Questa paura si manifesta in diversi comportamenti, che includono la paura di non raggiungere gli obiettivi, che la concorrenza possa batterli, che possano perdere il loro posto di lavoro. Nelle organizzazioni orizzontali i managers e i dipendenti sono focalizzati su propri secondi fini o nel mantenere la propria posizione e salario in azienda, e questo crea un ambiente competitivo e diviso in fazioni.

Gli indicatori che rivelano una organizzazione orizzontale sono i seguenti:

  1. Distrazioni
    I lavoratori sono distratti dallo scopo comune ed i manager sono impelagati nel risolvere piccole problematiche esecutive che portano via tempo e a loro volta li distraggono dalla visione aziendale, dagli obiettivi e dalle strategie per raggiungerli.
  2. Conflitti e lavoro “in silos”
    Le persone non lavorano insieme serenamente e ogni dipartimento difende il proprio territorio invece di lavorare per lo scopo comune.
  3. Ego e arroganza
    Sono presenti persone che si pavoneggiano e pensano di sapere tutto del business. Si mettono in competizione con gli altri e si struggono per un titolo o un aumento mancato. La conseguenza è che questi individui sono prevenuti nel raccogliere nuove idee e suggerimenti che potrebbero aiutarli a migliorare sé stessi ed il business.
  4. Mancanza di responsabilità
    Invece di focalizzarsi sul migliorare le prestazioni personali o del business, le persone trovano giustificazioni per performance scadenti e obiettivi non raggiunti e si lamentano di non essere pagati abbastanza.

Perché per le organizzazioni orizzontali è difficile trasformarsi in organizzazioni verticali? Ci sono varie motivazioni, fra cui non avere degli obiettivi chiari perché manca una comunicazione efficace top-down, perché si tende ad avere un comportamento re-attivo invece che pro-attivo, perché il cambiamento è spesso confuso con l’innovazione ed un sacco di tempo ed energia sono spese per gestire il cambiamento, ma non c’è un vero miglioramento.

Per ultima cosa persa tantissimo la mancanza di chiarezza riguardo ai ruoli e le responsabilità: l’ambiguità relativa a chi fa cosa e quali azioni siano richieste ai lavoratori per contribuire al successo aziendale crea confusione, conflitto e mancanza di procedure da seguire.